Come si crea l’identità visiva di un progetto di storia orale e marketing territoriale?
Semplice: si parte proprio dal progetto, dalle storie e dai territori coinvolti.
Per questo, lo staff dell’associazione Culturale Magnolia che si è occupato della parte di comunicazione digitale ha elaborato la proposta poi selezionata dai partner come logo di progetto.
Come è nato il logo del progetto
Per arrivare al logo, si è partiti da una lunga intervista collettiva. Alle varie realtà coinvolte è stato, quindi, sottoposto un questionario formato da diverse domande relative al Rione Sanità e alla percezione che gli intervistati hanno del territorio. Qualche esempio:
- Cosa rappresenta il Rione Sanità per Napoli?
- Se dovessi descrivere il quartiere con uno o due colori quali sarebbero?
- Quali sono i luoghi e i riferimenti culturali più rappresentativi del Rione?
- Descrivi il Rione Sanità in tre parole o una breve frase.
…e così via. Con le risposte pervenute è stata fatta una sintesi di contenuti e idee.
Un brainstorming collettivo
Il risultato è stato la definizione di un immaginario condiviso, grazie al quale il Rione Sanità aveva la forma di luoghi precisi, si esprimeva con colori specifici e riferimenti culturali di gran valore.
Tra i luoghi più simbolici è stato selezionato il Palazzo dello Spagnolo, simbolo del Rione e di tutta Napoli che è stato ampiamente usato come set di diversi film come le opere di Vittorio De Sica “Il Giudizio universale” e uno degli episodi di “Ieri, Oggi e domani”, “La pelle” di Liliana Cavani e l’episodio “Il fantasma di via Sanità” di “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”.
Quello che caratterizza l’edificio è soprattutto la sua monumentale scala a doppia rampa che ha quasi un effetto ipnotico su chi la guarda, ma coinvolge chi la vive diventando luogo di incontro del Rione. Nell’opera di stilizzazione del logo, infatti, le sue arcate sembrano quasi tre figure vicine che parlano… Infatti, dal lavoro di sintesi creativa e brainstoming, sono anche state selezionate delle parole chiave:
memoria – oralità – quartiere – piazza – narrazione – territorio – crescita – nascosto – popolare – artistico – dialogo – radici – comunità – narrazione
Il logo e il nome di progetto sono quindi accompagnati da un “pay off”, un messaggio che riassume l’aspirazione:
raccogliere oggi storie personali per mantenere la memoria del territorio viva e fruibile nel futuro.