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Laboratorio di Storia orale del progetto Casa Sanità

Laboratorio di Storia orale del progetto Casa Sanità

Il 20 e 21 novembre 2021 si è tenuto il secondo laboratorio di formazione del progetto Casa Sanità, per la prima volta proprio nella sede di Via Sanità 36!

Via della Sanità 36A è la sede del progetto curato da Napoli inVita che ripercorre le memorie e la storia del Rione, grazie alla collaborazione con Aiso e i suoi conduttori esperti.

Lo spazio è già di per sé un contenitore di storie: da cappella votiva è diventata una officina. Dal 2021, infine, è sede della Casa della memoria del Rione Sanità, aperta al pubblico per la prima volta proprio in occasione del laboratorio di storia orale del progetto.

L’impostazione del laboratorio di storia orale

Il laboratorio di storia orale utilizza la metodologia di raccolta, interpretazione e valorizzazione di fonti orali. Questo approccio si basa prima di tutto sulla raccolta delle voci della memoria delle persone coinvolte. Le interviste consentono, quindi, di conoscere il modo in cui gli uomini e le donne si relazionano con lo spazio, con gli eventi della storia, ma anche la loro quotidianità, le difficoltà vissute, le aspettative sul futuro, il retroterra familiare. Sono storie individuali, ma anche di comunità che rappresentano una documentazione di grande valore.

Rielaborando questa documentazione si passa alla fase di rigenerazione che consente alla comunità di ridefinire un’identità locale stereotipata e stigmatizzante e modificare il discorso che viene fatto su di sé.

In aula i professori Giovanni Contini e Francesca Socrate hanno illustrato ai futuri narratori e narratrici di comunità le tecniche più efficaci per condurre un’intervista, l’importanza del rapporto tra intervistato e intervistatore e le operazioni di trascrizione e interpretazione delle fonti orali.

La discussione del pomeriggio è stata guidata dai conduttori Gabriele Moscaritolo e Jessica Matteo. Le antropologhe e mediatrici Elisa Bellato e Marina Brancato sono intervenute approfondendo la pratica di conduzione delle interviste.

Durante una pausa dai lavori, il fotografo-attivista Giulio Piscitelli ha presentato la sua mostra “CIE – Centri di identificazione ed espulsione” esposta nei locali della Casa.

Dalla teoria alla pratica

Dopo aver studiato come condurre un’intervista, i partecipanti si sono divisi in gruppi operativi per passare alla pratica. Grazie alla guida di esperti e conduttori, sono state condotte diverse interviste agli abitanti del Rione.

Sotto la guida di esperti AISO, i nostri aspiranti narratori hanno incontrato e intervistato gli abitanti del Rione, per imparare a raccogliere le loro storie di vita, ma anche ad osservare gesti, volti e sguardi in un modo nuovo.

Le storie del rione sono moltissime, si intersecano con i volti, i suoni, i colori, le emozioni, i profumi del Rione; si nascondono tra i bassi, nelle buie botteghe, nei cortili, ai bordi delle strade, nei giardini dei palazzi, nelle tradizioni, nei gesti scaramantici; aspettano solo di essere scoperte e narrate.

Come riportato nell’articolo Appunti #2 della Scuola per la Casa della Memoria del rione Sanità di Napoli, dall’incontro con gli abitanti del quartiere emerge un lato di Napoli diverso:

ci sono le storie di immigrati, commercianti, pensionati, figli di artigiani, attivisti e ad emergere è uno spaccato della realtà napoletana incredibilmente complesso, sfaccettato, variegato, che è necessario raccontare poiché solo in minima parte sfiora la storia che siamo abituati ad ascoltare di uno dei quartieri più antichi di Napoli.

Dopo un intenso weekend nel quale si è imparato ad ascoltare in maniera nuova, si pensa al futuro. Nel corso del progetto i ragazzi e le ragazze continueranno a lavorare sulle modalità di restituzione di queste storie con fotografie, testi, video, suoni.

Per saperne di più e conoscere le risposte degli abitanti, seguici sui social. A presto!

Fotografie gentilmente offerte dallo staff Aiso