Associazione No Profit
 

Laboratorio di Artigianato, Tradizioni e Creatività

OBIETTIVO

 

Obiettivo primario è promuovere lo sviluppo socio culturale del Rione Sanità (e zone vicine), uno dei quartieri più popolosi di Napoli (circa 50.000 abitanti), creando un’occasione di impegno creativo rivolta soprattutto ai giovani ed ai minori “a rischio”.

Questa occasione di impegno sarà realizzata, in particolare, con l’allestimento e l’organizzazione di un “Laboratorio di artigianato, tradizioni e creatività”, dove i giovani del Rione possano trovare un’alternativa alla strada per occupare il proprio tempo in modo più fattivo.

Per i ragazzi in età da scuola d’obbligo il Laboratorio costituirà una forma di impegno “doposcuola” mentre, per i ragazzi più grandi, potrà essere anche occasione per iniziare ad imparare un lavoro.

Con l’allestimento del “Laboratorio” ci si prefigge, inoltre, un obiettivo “identitario”, in quanto il “Laboratorio” stesso è pensato come un luogo dove si insegna e si impara a fare sotto il comune denominatore della creatività e della tecnicalità, con particolare attenzione alle tradizioni popolari napoletane ed al valore che le stesse possono avere per il maturo e sano sviluppo delle nuove generazioni.

Le linee di attività del laboratorio vengono come di seguito individuate, tenuto conto delle professionalità presenti nell’Associazione richiedente e nelle Associazioni partner:

  • artigianato, con particolare riferimento alla lavorazione della ceramica e della terracotta, alle produzioni presepiali ed alle produzioni editoriali;
  • allestimento di una “Fototeca popolare”, nella quale raccogliere foto antiche, ritrovate ed opportunamente sistematizzate, per fornire vive testimonianze delle tradizioni popolari napoletane (specie delle zone ove si svolge il laboratorio).
  • attività teatrali.

 

 Il contesto

Il Rione Sanità e le zone vicine, poco fuori le antiche mura della Napoli greco romana, sono comprese nell’area del Centro storico di Napoli riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Nonostante la ricchezza storica, artistico culturale ed ambientale di questi luoghi, larghe fasce di popolazione vivono situazioni di degrado legate alla mancanza di lavoro ed alla diffusione della criminalità organizzata.

Questa situazione si riflette inevitabilmente e tristemente sui giovani residenti nella zona, determinando elevate percentuali di dispersione scolastica e di disoccupazione. Il contesto negativo è aggravato dalla scarsità di occasioni di crescita culturale nonchè di strutture complementari e di supporto agli istituti scolastici.

 Le finalità

L’Associazione NAPOLI inVITA – conformemente alle finalità istituzionali – non considera la tutela e promozione dell’identità culturale di Napoli e dei Napoletani come scopo fine a se stesso ma come fondamento sul quale costruire occasioni di sviluppo sociale per la popolazione cittadina, specialmente per la fascia più a rischio di esclusione e di devianza.

Inoltre, in questa prospettiva l’Associazione – tenuto conto sia delle previsioni statutarie che delle linee programmatiche triennali di attività definite lo scorso anno – dedica particolare attenzione al tema del lavoro sia come diritto civile e sociale (posto a fondamento della nostra stessa Repubblica) sia come modalità particolarmente nobile di espressione della identità e del valore della persona.

Animata da questi intendimenti, l’Associazione darà vita al “Laboratorio di artigianato e creatività” grazie all’incontro (ed alla condivisone dei valori di riferimento) con l’Associazione “Crescere Insieme ONLUS” e con la compagnia teatrale “Delirio Creativo”.

In particolare, questi tre Soggetti che realizzeranno il Progetto hanno visto convergere le loro attività proprio sulla convinzione che il disagio, la devianza o l’esclusione sociale non si devono considerare condizioni irreversibili o condanne “a vita” ma situazioni dalle quali è possibile uscire riacquistando maggiore padronanza e consapevolezza di se stessi. In questo percorso giocano un ruolo determinante la liberazione dalle paure ed il lasciare spazio, da un lato, allo sviluppo delle conoscenze e della cultura specie se legata alle proprie tradizioni e, dall’altro lato, alle emozioni positive, come la fantasia, l’immaginazione e la creatività. Il processo di riappropriazione di sé si può inoltre completare con la produzione fattuale di un risultato artistico o artigianale del quale potersi riconoscere autori.

Al Laboratorio parteciperanno un gruppo di giovani del Rione Sanità (e/o delle zone limitrofe) opportunamente selezionati tra ragazzi che – per motivi personali o familiari – stanno vivendo situazioni di disagio sociale e sottosviluppo culturale. La selezione rispetterà criteri di pubblicità e trasparenza e sarà affidata ad una Commissione composta da rappresentanti dei tre Soggetti che realizzeranno il Progetto.

Nella conseguente attivazione del Laboratorio si farà ricorso all’apporto che l’Associazione Crescere Insieme e la Compagnia teatrale Delirio Creativo forniranno al Progetto. In particolare, l’Associazione Crescere Insieme – che ha sede nell’ex Convento dell’Immacolata e S. Vincenzo (a piazzetta S. Vincenzo alla Sanità) – dispone di locali attrezzati, anche con un teatrino, e di un giardino con palco. Inoltre ha attivo un laboratorio con forno, per lavori in ceramica ed in terracotta, e vanta una buona produzione di arte presepiale (che si può apprezzare visitando il sito www.nonsolopastori.it). Attualmente Crescere Insieme gestisce anche un Centro di ascolto e consulenza psicologica ed un’attività di doposcuola.

La Compagnia teatrale Delirio creativo, da anni, utilizza con successo un’originale metodologia di avvicinamento alla tecnica attoriale, basata sulla creatività ed improvvisazione collettiva, anche per coinvolgere persone che vivono situazioni di disagio sociale (tra l’altro la Compagnia sta realizzando un Progetto finalizzato a portare il teatro nelle carceri della Campania)

I locali e le attrezzature messe a disposizione da Crescere Insieme consentiranno dunque di supportare adeguatamente le attività del Laboratorio. Il Progetto finanzierà, invece, il tutoraggio e l’acquisto dei materiali necessari. Ai laboratori potranno poi prendere parte anche Maestri di mestiere che vorranno dedicare amichevolmente un po’ del loro tempo a questa iniziativa.

Il Laboratorio si svolgerà nel periodo settembre/ottobre 2016aprile/maggio 2017. Anche se sono previste attività diversificate, le stesse sono pensate come parti di un progetto e di un percorso unico che vedrà anche momenti di confronto e incontro tra partecipanti e tutor. In particolare, per le attività artigianali e per l’allestimento della Fototeca popolare e previsto l’impegno di 3 tutor, per un totale di 180 ore distribuite su circa 20 settimane; per le attività teatrali è previsto l’impegno di 2 tutor, per un totale di 80 ore distribuite su circa 20 settimane.

“Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese”

http://www.ottopermillevaldese.org/

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